Il 28 novembre la cometa ISON passerà al perielio (il punto più vicino al sole) e questo passaggio potrebbe offrirci uno spettacolo indimenticabile. Il suo nucleo ha un diametro relativamente grande (circa 5 km) e quando passerà a meno di 2 milioni di km dalla superficie solare l’evaporazione dell’acqua e degli altri componenti volatili produrrà una notevole quantità di gas e polveri: se sopravvivrà al perielio, diventerà molto luminosa e visibile ad occhio nudo. Già altre comete hanno dimostrato che si può uscire indenni da questo passaggio ravvicinato alla nostra stella, come è stato per la cometa Lovejoy nel dicembre 2011. Le comete tuttavia sono abbastanza imprevedibili e gli astronomi sono sempre molto cauti nel fare previsioni.
La cometa ISON, il cui nome scientifico è C/2012 S1 o anche Nevski-Novichonok (dal nome dei 2 astronomi russi che l’hanno scoperta il 21 settembre 2012) non è una cometa periodica e quindi non potremmo rivederla più. Oltre alla ISON, altre 3 comete stanno dando bella mostra di sé nel cielo di questo mese: Lovejoy (C/2013 R1), Linear (C/2012 X1) ed Encke (2/P).
Le comete sono un importante strumento per capire la formazione del nostro sistema solare e la varietà dei sistemi extra-solari che si stanno trovando intorno ad altre stelle.
UAI - Unione Astrofili Italiani